Gli indigeni sono il soggetto della mostra di Dani Sandrini al SESI Itapetininga con immagini stampate su foglie di piante e su carta con pigmento genipap

Esposizione con accessibilità, contenente opere con audiodescrizione e brani tattili.

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Il SESI Itapetininga presenta il esposizione Terra Terra Territorio, il fotografo e artista visivo Dani Sandrini, dal giorno 3 Giugno (Venerdì), presso il Centro Attività Benedito Marques da Silva, con visita gratis.

L'artista utilizza due tecniche di stampa fotografica del XIX secolo per proporre una riflessione su com'è essere indigeni nelle grandi città, nel 21° secolo.

Le immagini sono state catturate da Dani Sandrini nel corso dell'anno 2019, a San Paolo, nei villaggi indigeni (dove predomina l'etnia Guarani) e nel contesto urbano (che ospita circa 53 etnie). Terra Terra Territorio composto da due gruppi fotografici, in cui la stampa avviene a mano su carte sensibilizzate con il pigmento estratto dal frutto jenipapo (lo stesso che gli indigeni usano nella pittura del corpo) e direttamente sulle foglie delle piante (taioba, syntonio, malvavisco, mora e patata dolce). entrambi i processi – chiamato antotipo e fitotipo, rispettivamente – sono dati a mano, attraverso l'azione della luce solare, a volte che vanno da tre giorni a cinque settimane di esposizione.

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Le immagini fotografiche – di taglie che vanno da 10×15 un 50x75 cm – portare una temporalità inversa all'attuale pratica fotografica, la velocità del clic e l'immagine virtuale. “Il lungo tempo di esposizione invita alla decelerazione per osservare l'ambiente circostante con un altro tempo e da una prospettiva diversa. come la natura, dove tutto si trasforma, questi processi producono immagini vivide, un riferimento alla trasformazione permanente della cultura indigena, che non si è congelato 520 anni fa", riflette l'artista.

La delicatezza del processo organico porta anche una conseguente fragilità alle fotografie con il passare del tempo.. L'artista spiega che “dipende dall'incidenza della luce naturale direttamente sull'immagine, per esempio, può portare alla cancellazione”. La concezione di Sandrini considera questa possibilità come un parallelo alla cancellazione storica che la cultura indigena ha subito nel nostro Paese.. Dice che “la proposta favorisce anche la discussione sulla fotografia con il suo carattere di memoria e documento come qualcosa di immutabile., ampliandone i contorni e potendo legarsi al documentario in maniera molto più soggettiva. La certezza è trasformazione. La foto non blocca il tempo. I supporti che ospitano le fotografie qui generano altri significati”, riflette.

Con Terra Terra Territorio il fotografo avverte della necessità di comprendere la cultura indigena al di là dei cliché che appiattiscono la diversità del termine. "Qui, l'intenzione è esattamente l'opposto: è appiattire, ricorda che molti indigeni vivono dalla nostra parte e non ce ne rendiamo nemmeno conto. Ti sei mai chiesto perché questa storia è stata cancellata??", commenta Dani che, Nel progetto, fotografato persone di diverse etnie, da diverse regioni del paese, a volte posano per un ritratto a volte nelle loro routine, le tue attività, i tuoi eventi, riti o celebrazioni.

Terra Terra Territorio nasce dal progetto Darueira, il 2018, contemplato nel 1° Avviso Pubblico di Sostegno alla Creazione ed Esposizione Fotografica, della Segreteria Municipale della Cultura di São Paulo attraverso la Supervisione della Promozione delle Arti. Compiuto, il 2019, ha vinto una mostra alla Biblioteca Mario de Andrade, da ottobre a dicembre. In 2020 (no formato online, a causa della pandemia), la mostra è passata attraverso la Pinacoteca Comunale, dal Centro Culturale ed Eventi Plínio Arlindo de Nes (Chapecó/SC), Cali Foto Fest (Colombia) e piccolo incontro fotografico (Olinda/PE). In 2021, ha partecipato al Photothings Festival (mostra online nella metropolitana di San Paolo; saggio scelto per integrare la Photothings Collection). In 2022, oltre alla circolazione da parte di unità di SESI São Paulo, è stato selezionato per la Mostra Latinas en Paris (Fotografo Latam, Fondazione Fotografi Latinoamericani).

Dani Sandrini – Fotografo e artista visivo residente a San Paolo, Dani Sandrini sviluppa progetti documentari e artistici, da 2014, pur essendo un fotografo commerciale, da 1998. A seconda del progetto e delle sue singolarità, la tua fotografia è posizionata su tela o carta, ma può contenere anche altri elementi che aggiungono significato all'immagine finale, così come livelli extra di soggettività. Ricerca l'intreccio di materiali e supporti con l'immagine fotografica e l'azione del tempo su di essa. Dani ha esperienza in processi fotografici alternativi e sviluppa progetti utilizzando la stampa transfer, fotografia stenopeica, cianotipia, antotipo e fitotipo.

Servizio

Esposizione: Terra Terra Territorio

Artista: Dani Sandrini

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Apertura per gli ospiti: 2 Giugno

Stagione: 3 da giugno a 30 luglio 2022

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Tempo: Dal martedì al sabato, da 09.00 a 20:0

visita libera. Libro.

Accessibilità: la mostra ha un pavimento tattile, audio-guida, 5 opere tattili e 10 funziona con descrizione audio.

SESI Itapetininga

Centro Attività Benedito Marques da Silva

AV. Padre Antonio Brunetti, 1360 – Vila Rio Branco. Itapetininga/SP

Tale: (15) 3275-7920 | itapetininga.sessisp.org.br

Dopo la stagione alla SESI Itapetininga, Terra Terra Territorio andrà alle unità Campinas Amoreiras (agosto), São José do Rio Preto (Ottobre) e Sao Paulo (2023).

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