Gallerie di São Rafael: tra il muro di Berlino e la via della libertà

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Le gallerie di São Rafael sono una galleria d'arte che attraversa il circuito dell'arte elitaria e di lusso con il circuito umanitario, promuovere lo scambio e la consapevolezza culturale. Alla ricerca di dare visibilità agli artisti emergenti, lanciare la serie “Micropolitica visiva”, série de #finearts da artista Sílvia Raposo, e “Informazione”, serie di collage dell'artista Rodolfo M. Costa, oltre a una serie di opere plastiche dell'artista Marco Gomes.

Della serie “micropolitica visiva”, Sílvia Raposo lavora sull'ibridismo attraverso un'estetica frankenstein, in altre parole, un'arte di innesto e meticciato, di sovrapposizioni o intersezioni tra culture diverse ed estetica artistica, alla ricerca di nuove forme di sovranità visiva e micropolitica. Promuovere un dialogo antropofagista con le immagini della società dei consumi, la serie cerca di evocare materiali fantasma. Degni di nota sono le opere “Un lungo cammino verso la libertà”, “Un mondo grasso” o “Fare l'amore, Non la guerra”, i cui temi spaziano dalla critica al lavoro minorile in Africa, Asia e America Latina da società come H.&M, Nestlé, Zara, tra l'altro; Discriminazione dovuta al colore della pelle o all'orientamento sessuale, travestiti da "crimini di pace" che promuovono la violenza istituzionale; O le critiche del governo umanitario e l'apocalittica partita a scacchi delle superpotenze. Le opere cercano di raccontare una storia vista dal basso verso l'alto, evocare i fantasmi dell'umanità per agire come contemporanei del presente, causando squilibri. Secondo l'artista “La presenza delle immagini è una cicatrice nello spazio bianco, attraverso il quale l'osservatore può scivolare e inciampare”, proponendo un incontro con la storicità dell'immagine e riaffermando l'artista contemporaneo come cacciatore-collezionista di immagini e, soprattutto, enquanto artivista urgente. Queste opere sono la prima serie micropolitica visiva di Sílvia Raposo e sono rappresentate esclusivamente nelle Gallerie di São Rafael. (www.galeriassaorafael.com).

Già nella serie “Informazione”, l'artista Rodolfo M. Costa explora o espírito Kunstmeile do Muro de Berlim ("Il miglio dell'arte"), città dove l'artista ha lavorato come falegname, dopo la sua formazione in scultura in Belle Arti, acquisire competenze nella produzione del legno. Il suo viaggio ha portato all'esplorazione di nuovi approcci, come il tatuaggio, resina, progettazione e editing digitale, così come nella creazione di una serie di 18 cornici sigillate in resina. Rodolfo cattura frammenti di una dimensione di fantasia vandalizzata e li trascina nella nostra realtà, esplorando temi come i graffiti, informazione, pubblicità, multiculturalismo e consumismo.

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Notevoli anche le opere “Velluto”, “Selvaggio” o “22:05” dell'artista Marco Gomes, il cui lavoro è anche parte di questo spirito di irriverenza che caratterizza anche lo spirito dell'artista, le cui opere mirano a mettere costantemente in discussione le regole stabilite e si avvicinano all'astrattismo. Il lancio di questi artisti è accompagnato da un'iniziativa filantropica, in cui 10% de cada obra vendida reverte para o projeto Anjos da Arte e para a associação Ikamva Labantu da Cidade do Cabo.

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